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Essere mamma di un figlio unico tra ragione e pentimento…

Quando 5 anni fa la vita mi ha regalato mio figlio Diego Armando, ho creduto che mi avesse fatto uno dei doni più belli al mondo . Avevo appena 30 anni ero in buona salute e fortunatamente non ho dovuto aspettare tanto per rimanere incinta, cosi io e mio marito ci siamo scoperti padre e madre in brevissimo tempo.  Prima di vedere finalmente quel test di gravidanza segnare la famosa linea rossa, non vi nascondo che ho avuto tantissimi timori di non farcela.Mille domande e dubbi mi assalivano e se non avessi mai provato questa gioia?Se avessi dovuto aspettare un tempo lungo, indefinito,crudele, un attesa che avrebbe reso tutto più sofferto?

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E invece sono passati 9 difficilissimi mesi e finalmente una calda mattina di maggio ho tenuto tra le mie braccia un piccolo fagottino di soli 2,4 kili . In quel momento in preda ai dolori post cesareo, ammetto di aver provato una sensazione di grande sollievo, stavamo tutti bene , ma soprattutto ce l’avevo fatta ad essere madre almeno per una volta… l’unica per l’esattezza, perché dopo tutto quello che avevo passato non avevo intenzione di fare altri figli.

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Poi però i dolori del parto si dimenticano,il bambino inizia a crescere e trascorsi due anni o poco più, pensi che possa essere il momento giusto per riprovarci . In fondo tutti in famiglia iniziano a chiederti quando fai il secondo, ti mettono l ansia della differenza di età tra i due bambini, ti mettono angoscia sulla tua differenza di età, che fai il figlio della vecchiaia ? ma cosa aspetti vuoi lasciarlo solo al mondo ? Guarda che i figli unici soffrono di solitudine !!! Insomma quelle domande e considerazioni che ti fanno sentire talmente in colpa , da provare quasi il dovere morale di farne un altro,neanche i figli si sfornassero a comando alla macchina del pane .

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Oggi di anni ne ho 37 e mio figlio 5,secondo i ben pensati sono fuori tempo massimo per il secondo, dal manuale dei buoni genitori l’eta tra i due bambini sarebbe già un po troppa. Le persone iniziano a chiederti sempre meno se e quando ne farai un altro,ed in fondo anche tu cominci a pensare che sia meglio cosi . Perché crescere un figlio non è una cosa semplice , perché concentrasi su di lui richiede tempo, energia,disponibilità. Perché ricominciare vuol dire annullare una parte di te, vuol dire rompere un equilibrio di coppia che con fatica si sta ristabilendo, perché a fare un figlio non decidi solo tu ma la natura , quella stessa natura che sa essere tanto generosa , quanto beffarda,quella natura che ha deciso di regalarmene uno solo , perché il secondo non è arrivato.

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Diego Armando mi chiede un fratellino o una sorellina di continuo , riesce a farmi sentire in colpa con quegli occhi che ti penetrano dentro , quella tristezza che ti scarica tutte le responsabilità della sua vita futura. E allora ti fai mille domande se da qui a cento anni io e mio marito non ci saremo più ,lui con chi starà ? Se avrà bisogno di qualcuno chi si prenda cura di lui ,chi lo farà al posto nostro ? Poi pensi e se faccio un altro figlio e non vanno d accordo? E se rimango incinta e le cose non vanno bene ? Sono pronta a rinunciare al mio apparente equilibrio , alla mia vita frenetica e intensa ?Sono pronta a ricominciare?

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Oggi io penso di essere serena e appagata cosi …penso di avere già pochissimo tempo da dedicare a lui che non voglio dividerlo con nessun altro, penso e spero che lui possa diventare un uomo forte e in gamba, in grado di circondarsi di amici fedeli e crearsi una famiglia che possa rappresentare il suo mondo, il suo punto di riferimento, il suo grande appoggio. Penso che se la natura,il destino in passato abbiano scelto di lasciarlo figlio unico, forse è perché sia giusto cosi. Oggi mi sento meno in colpa se mio figlio chiede un fratellino ed io gli dico che per ora non arriverà, oggi sono mamma di un figlio unico e per questo non mi sento una mamma ingiusta ,egoista , forse solo un po’ meno coraggiosa di tante altre donne , oggi accetto la possibilità di non lasciarmi divorare dai sensi di colpa e dalle domande inopportune , oggi scelgo di vivere con più consapevolezza e più serenità la scelta di aver messo al mondo un solo bambino , ma anche di averci provato e non esserci riuscita .Oggi ho finalmente capito che la maternità non è un trofeo , la maternità è un dono .

 

 

6 pensieri riguardo “Essere mamma di un figlio unico tra ragione e pentimento…

  1. Ciao, ho letto cio’ che hai scritto ritrovandomi quasi in ogni frase. La mia prima gravidanza si stava per concludere male per me…ho rischiato molto, ma grazie a Dio sono qua, con la mia bambina che adesso ha quasi tre anni. Spinta dai pensieri da te descritti, dopo un anno ci ho riprovato e ho concepito subito, solo che tutto si e’ interrotto dopo due mesi. Ancora a dirlo non credo di averlo vissuto…il durante, il dopo sono stati difficili. Mi sono sentita molto sola ed incompresa nel mio dolore. Tutti mi dicevano di riprovarci, ma io volevo un po’ di pace per riprendermi. Adesso, mi godo la mia bellissima famiglia ed il mio piccolo-grande dono. Se un giorno mi chiedera’ come mai non ha un fratellino o sorellina, le raccontero’ come e’ andata. Spero che incontrera’ persone che le doneranno amore, come e’ successo a me che sono figlia unica di sangue, ma che ho delle amiche-sorelle. Un abbraccio di cuore a te ed alla tua famiglia.

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    1. Ciao Lisa sono questi i messaggi che mi danno la forza di continuare a scrivere. Scrivo per dare voce ai sentimenti che abbiamo dentro e che a volte facciamo fatica a tirare fuori. Hai detto delle cose giustissime e soprattutto che nonostante quello che ci dicono gli altri dobbiamo essere noi a scegliere, a sentirci in grado di poter affrontare tutto un percorso non sempre semplicissimo. Ebbene si hai il mio stesso timore, vorrei che mio figlio trovasse le amicizie giuste quelle che possano rappresentare dei fratelli o sorelle nelle vita. Grazie Lisa un abbraccio grandissimo

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  2. Io invece mi sento in colpa per non essere stata in grado di donare a mio figlio un fratello o una sorella,io ci ho provato per ben due volte ma il destino è stato così cattivo con me che alla seconda volta mi ha tolto definitivamente la possibilità di essere nuovamente madre. Lo vedo giocare da solo e mi sento il cuore in frantumi. Lui ci ha chiesto tante volte ma mi chiudo nel mio dolore non sapendo cosa rispondergli. Se a qualcuna gli va di scrivermi per avere un supporto ed un confronto io ne sarò felice.

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    1. Ciao cara, ti capisco il senso di colpa è spesso in agguato in questi contesti. Ma la questione è che in realtà non è una colpa perché bisogna capire che noi possiamo arrivare fino ad un certo punto il resto lo fa la natura, la vita, il destino. Dai a tuo figlio la cosa più bella che hai l amore, l affetto, l attenzione. Tuo figlio quando sarà grande avrà amici che saranno come fratelli, avrà una sua famiglia, una sua vita, ma tu non devi sprecare la tua con i sensi di colpa. Tuo figlio ha bisogno di te, di una mamma serena e felice.io e mio marito abbiamo regalato a nostro figlio un gattino. Lui é dolce, gli fa compagnia, gli insegna ad amare. Gli animali aiutano e se non te la senti di regalarglielo, non importa avrà sempre la mamma migliore del mondo che sei tu.

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