7 Marzo ore 9:00 a Milano sono convocati tutti i manager dell’azienda. 

Dò un rapido sguardo alla location ma non la conosco IBM idroscalo, boh tanto ci vengono a prendere in stazione quindi nessun problema.

Durata un solo giorno, bene così evito di rimanere a dormire fuori per una notte e posso tornare dal Mio bambino.

Scorro rapidamente la mail sui dettagli organizzativi, ricordarsi di iscriversi alla convention, ricordarsi di segnalare eventuali intolleranze alimentari, ricordarsi di scrivere alla segreteria per i treni etc etc..va beh ho già dimenticato tutto!

Arrivo finalmente al dress code: gentilmente richiesto uno stile Smart casual. Noo e quindi, cosa vuol dire?

Non vi mette in crisi, quando dovete andare ad una riunione ed il dress code vi lascia la possibilità di fare brutta figura?

L’ansia sale, come mi devo vestire? Dunque Smart casual, vuol dire non troppo elegante e non troppo informale. 

Ci starà un jeans con una camicetta?

Forse meglio un pantalone nero?

Ma la giacca la devo mettere?

Vabbè ho ancora qualche giorno per organizzarmi, la mattina della riunione ci penserò!

Sveglia alle 5:00 per essere sul treno alle 7:30, con l’indecisione totale su cosa mettermi ci vorranno almeno due ore! Prenoto un taxi almeno il problema trasporto fino alla stazione è risolto.

Doccia, shampoo, ovviamente i capelli stamattina sono nel pieno della ribellione. Sarà perché non ho dormito tutta la notte con l’ansia di svegliarmi presto e non fare in tempo a preparami. Ci penserà la mia piastra ghd a metterli in riga!

Piastra ottima la usano anche i parrucchieri, vi dò un consiglio non accendetela troppo tempo prima di usarla perché si scalda subito quindi rischiate che rovini il capello, basta accenderla 30 secondi prima ed è già alla giusta temperatura.

Poi quando la passate sui capelli stringete bene la ciocca e passatela con movimento deciso e lento.

Facile e maneggevole io l’ho comprata in versione media, per i capelli lisci e sottili come i miei è l’ideale, in regalo mi è arrivato uno smalto dorato e la pochette nera per contenerla.

Bene, il problema capelli è risolto. Adesso pensiamo al trucco: l’eye-liner stamattina sembra più un tratto di strada di campagna piena di curve, l’avrò applicato e cancellato almeno tre volte, al quarto tentativo ho camuffato l’orrore con un po’ di ombretto grigio, salvando il salvabile! Sono certa che il giorno in cui metterò l’eye-liner per andare a fare la spesa sarà perfetto..è una delle dure leggi della vita. 🙂

Bene, sto solo rimandando il problema ed il tempo scorre dunque cosa mi metto? 

Vado su google e digito “abbigliamento Smart Casual”. Vi prego non ridete, forza ragazze fate outing: quante volte non sapevate come codificare un dress code e l’avete googlato? Ecco viva la sincerità! 

Nelle immagini trovo qualche spunto interessante e capisco finalmente cos’è lo stile Smart Casual, un abbigliamento che deve essere professionale ed elegante allo stesso tempo. 

Per l’inverno va benissimo un jeans scuro con camicia e giacca morbida, oppure un abitino svasato e di un tessuto non stretch, assolutamente evitare il tailleur, bene anche pantaloni a sigaretta con una camicetta.

Alla fine dopo aver fissato l’armadio immobile, quasi in contemplazione mistica, decido di indossare un minidress a fiori di Zara , con calze blu Calzedonia, collana con ciondolo a cuore Return to Tiffany, tronchetto grigio Laura Biagiotti per spezzare un po’ la monotonia del blu.

Elegante ma non troppo, Smart ma non troppo formale.

Devo fare presto il taxi è sotto casa, inizia la mia giornata! 

Ah, dimenticavo ovviamente molti uomini alla convention indossavano la giacca e la cravatta, questo vuol dire che il dresscode neanche l’avevano visto …leggendo la convocazione si saranno fermati molto prima :)))