famiglia

Mamma vado in prima elementare !!!

Chi mi conosce sa che non sono una mamma apprensiva e tanto meno una da troppe smancerie . Non sono una di quelle che durante il giorno chiama a casa venti volte, per sapere se il figlio ha mangiato , se sta bene e cosa sta facendo , di quelle che non ha mai dormito una notte senza di lui . Sono una mamma che ama profondamente suo figlio,ma mantiene la propria indipendenza e soprattutto quella del suo bambino .

Abbracci , baci , coccole , carezze nella nostra casa non mancano mai , ma l’ansia e l’ossessione non fanno parte della nostra vita … troppa apprensione credo non aiuti i nostri figli a crescere , liberi , sereni ed indipendenti .

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Cosi lo scorso anno quando vedevo sui social le foto di tutte queste mamme che accompagnavano i figli a scuola per la prima volta , lasciandoli in lacrime , ammetto di aver pensato che fosse un esagerazione . Poi quest’anno è successo a me e la lacrima è scesa lentamente dal mio di viso ,rivalutando tutta la situazione …ECCO COME E’ ANDATA…

La sveglia suona ma io sono già in pedi da un pò, ammetto di non aver dormito benissimo, forse un filo di tensione si è fatta sentire , ma non sono l’unica mio marito è in salotto dalle 5 del mattino,  dice per colpa del caldo…io non gli credo lui è più teso di me, ma faccio finta di nulla.

Lo zaino è gia pronto, ieri abbiamo fatto gli ultimi acquisti , praticamente abbiamo svaligiato una cartoleria , potrebbero farmi socia onoraria : pennarelli , pastelli , lapis,copertine colorate , etichette con il nome del mio bambino su ogni oggetto ed indumento, cosa che se si perde come minimo me la portano fino a sotto casa .

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L’emozione è palpabile Diego Armando avrà chiesto mille volte :”Mamma ma le maestre saranno simpatiche ?”, “Mamma chi mi viene a prendere ?” , “Mamma ma chi saranno i miei nuovi compagni ?”.

Avrei voluto rispondere a tutte le sue domande e mille altre ne ho in mente io, ma in questo caso non ho da dargli molte certezze , se non quella che due amichetti dell’asilo sono capitati nella sua classe, forse si sentirà meno solo .

E’ arrivato il momento bisogna andare… infila il suo grembiule , mi sembra sempre troppo largo , indossa lo zainetto ma è più grande di lui, ha voluto quello di ultima generazione , quello con le faccine che cambiano espressione , il diario della stessa marca (anche se non sa ancora scrivere )  e ben due astucci .

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Si lo so forse abbiamo un pò esagerato , bastavano la meta delle cose che abbiamo comprato ma è la nostra prima volta , ci tenevamo che tutto fosse al suo posto .

La mattinata è calda inforco i miei occhiali da sole , almeno so come giustificarli, anche se la verità è che li indosso solo per coprire le eventuali lacrime. La strada è trafficata si vede che sono iniziate le scuole, per fare pochi metri con la macchina ci mettiamo il doppio del tempo . La scuola è gremita di genitori e bambini , le macchine parcheggiate in doppia fila quasi chiudono il passaggio .

Non sappiamo bene dove andare cosi seguiamo la massa , io e mio marito non molliamo la manina di Diego Armando , è chiaro che non vogliamo lasciarlo andare.Il cancello della scuola si apre, accelero il passo neanche fossi ad un concerto in uno stadio e volessi prendere i posti migliori .

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Sorrido , saluto le altre mamme che conosco , finalmente qualche faccia nota . Suona la campanella , siamo dentro…. le nostre nuove maestre ci accolgono con un grande sorriso… è quasi fatta Diego Armando è nella sua classe. Ha preso posto ad un banco è solo in terza fila e non è accanto ai suoi compagni di sempre , ma a lui non importa …

Una massa di genitori in piedi a guardare i propri figli, come se fosse lo spettacolo più unico della terra , è chiaro ci devono far uscire con la forza saremmo stati li a fissarli per tutto il tempo… Poi scappa un applauso ben augurale o forse liberatorio e noi genitori super emozionati capiamo che è arrivata l’ora di andare .

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Diego Armando mi da un bacio , mi dice “Mamma vai vai non ti preoccupare , ora si inizia sul serio “ lo saluto con la mano fino a che non lo vedo scomparire , non piango perchè non voglio sembrare esagerata , non voglio dare a mio figlio l’impressione che questa possa essere una cosa triste , ma cavolo sono emozionata…eppure Diego Armando è andato al nido sin da quando era molto piccolo,perchè questa volta è diverso ?

Poi capisco che non è il distacco a procurarmi un piccolo tumulo interiore , ma è la presa di coscienza che mio figlio sta crescendo , che un altra esperienza sta facendo parte della sua vita …ed io sono li a guardarlo percorrere dei piccoli grandi passi.

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Io e mio marito ci allontaniamo, ci guardiamo negli occhi rigorosamente lucidi , un bacio sulle labbra ed inizia la nostra giornata per noi sempre la solita , per nostro figlio invece la sua prima giornata di scuola elementare !!!!

Lo so che questo racconto può sembrare esagerato e forse per chi non ha figli una scena patetica , degna di una seduta da psicoanalisi , ma poi penso che in fondo avere un figlio è anche questo godere delle piccole grandi imprese , dei piccoli grandi passi che fanno nel mondo , nella società , nella vita . Una volta compreso questo , non solo do sfogo alle emozioni , ma come è mio solito fare le condivido con voi , con le altre mamme e gli altri papà che come me lasciano posto al sentimento e non alla ragione . In fondo queste cose non torneranno e allora meglio viverle profondamente .

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